“Arrivare secondo significa soltanto essere il primo degli sconfitti”.
È proprio questa la frase che mi ha ispirato e motivato nel corso della mia vita per far sì che ogni scelta, ogni decisione, fosse presa con la voglia e la consapevolezza di poter dare sempre il massimo. Ciò non significa che non abbia mai considerato l’ipotesi di fallire, ma ho sempre pensato che solo puntando al gradino più alto del podio avrei potuto raggiungere tutti i miei obiettivi.
Mi sono innamorato del calcio a 5 all’età di 15 anni e da allora questo bellissimo sport è stata una parte fondamentale della mia vita. Finito il liceo mi sono trasferito a Milano per intraprendere il mio percorso accademico, in quel momento prioritario su tutto. Mai avrei immaginato che la città che oggi considero la mia seconda casa, sarebbe stato anche il trampolino di lancio per la mia carriera sportiva. Quando sono arrivato il primo giorno al campo di allenamento, attorno a me c’era molto scetticismo generale. Un ragazzino sconosciuto, di appena 18 anni, a cosa sarebbe potuto servire in una squadra che militava nel campionato di serie A2? Nessuno mi dava importanza, ma è stata proprio quell’indifferenza generale a darmi la carica agonistica necessaria che mi ha permesso in pochi mesi di scalare le gerarchie diventando il primo portiere e, nel giro di pochi anni, diventare un punto di riferimento di quella squadra con la quale nel 2017 ho raggiunto la massima serie, condita con la prima convocazione in nazionale.

Contestualmente alla mia crescita sportiva, con grande soddisfazione è proseguito il mio percorso accademico: a Marzo del 2017 ho raggiunto il primo dei miei traguardi professionali: la laurea triennale in Economia Europea presso l’Università Degli Studi Di Milano”. È stato, però, durante il mio secondo anno di specialistica in Marketing Consumi e Comunicazione presso l’università IULM di Milano che c’è stata la svolta calcistica della mia vita: ho ricevuto un’offerta da una delle più importanti società d’Italia, l’Avellino c5. Accettare di trasferirmi lì non è stata una decisione semplice. Lasciare la mia seconda casa, i miei affetti e la possibilità di frequentare l’ultimo anno di specialistica mi ha visto combattuto per molto tempo prima di decidere di accettare quella che sapevo essere una grande opportunità. A questo si aggiungevano i consigli delle persone a me vicine, che mi invitavano a riflettere poiché non pensavano potessi riuscire a concludere gli studi praticando il calcio a 5 come professione. Ancora una volta però, questa mancanza di fiducia (espressa esclusivamente per il mio bene) ha generato in me il voler dimostrare di poter farcela che, aggiunto alla voglia di mettermi in gioco in una realtà così importante, ha prevalso su tutto il resto. Ad oggi posso affermare con certezza che è stata senza dubbio la scelta giusta. Non solo da quel momento in poi ho militato nella massima categoria, sposando progetti delle più prestigiose società italiane come Treviso c5, Real Rieti c5 e Olimpus Roma (dove gioca tutt’ora); ma ho anche raggiunto tutti i successi accademici che mi ero prefissato, come la laurea specialistica e il Master in Sport Digital Marketing & Communication presso RCS Academy.

Ho sempre affrontato le sfide della vita con entusiasmo e determinazione. Lo sport giocato ad alti livelli ti insegna tante cose che nello stesso mondo lavorativo sono fondamentali. Imparare a lavorare sotto pressione gestendo quella sensazione di paura che spesso può portarti a sbagliare ma che, se gestita in maniera ottimale, ti permette di rendere ancora di più. Capisci che giocare fidandoti dei tuoi compagni di squadra sia importantissimo. Traslato nell’ambito lavorativo significa comprendere che creare armonia, sintonia e soprattutto fiducia con le persone che condividono con te il medesimo obbiettivo può essere fondamentale per il raggiungimento degli obbiettivi. Ho appreso questo e molto altro giocando ad alti livelli e spero che tutte queste skill mi saranno sempre più utili nella mia carriera lavorativa. In questo periodo ho iniziato una nuova esperienza lavorativa presso la società di consulenza sportiva FF Sport Consulting, che mi ha accolto con grande entusiasmo e mi sta permettendo di crescere giorno dopo giorno dal punto di vista professionale e personale. Continuerò questa mia “dual carrier” nella speranza di poter raggiungere tante altre soddisfazioni come fatto fino ad ora.
