Il 2020 è stato un anno che ci ha obbligato a restare in casa, intervallato da mesi dove il turismo di territorio l’ha fatta da padrone.
Questa situazione di stallo ci ha permesso di riscoprire l’importanza dello stare all’aria aperta dandoci la possibilità di apprezzare le bellezze del territorio a noi vicine.
L’impossibilità di varcare determinati confini territoriali ha portato ad una crescita esponenziale del numero di persone che si sono avvicinate al cicloturismo. Molti appassionati piuttosto che diversi imprenditori vedono nello slow-travel in bicicletta il faro di ripartenza di questo 2021.

I motivi per i quali il cicloturismo sta avendo molto successo sono molteplici, sia sotto l’aspetto sportivo che economico, e molti di questi sono direttamente collegati ai bisogni che sono andati a crearsi durante la pandemia.
La bicicletta è un mezzo unico. Questa permette infatti di coniugare lo stare all’aria aperta con il viaggiare alla velocità ideale per poter apprezzare al meglio tutte le peculiarità che ogni territorio ha da offrire, anche attraverso percorsi lunghi pochi chilometri.
Inoltre, grazie al boom delle biciclette elettriche, il bacino di utenti che scelgono di affacciarsi al cicloturismo si amplia sempre più, spaziando dal ciclista allenato alla famiglia che senza l’aiuto della pedalata assistita non avrebbe avuto la fiducia di affrontare determinati tracciati.
L’aspetto economico del cicloturismo fa gola ad albergatori ed enti del turismo poiché un cicloturista spende in media di più rispetto ad un turista standard.
Solitamente i turisti che viaggiano in bicicletta tendono a consumare nei luoghi in cui si trovano ad alloggiare, apprezzando prodotti e servizi locali.

Molte volte però i servizi a disposizione degli appassionati non risultano essere all’altezza delle loro aspettative. Le guide ciclo turistiche spesso rischiano di privare il ciclista di quell’autonomia necessaria per apprezzare al meglio una pedalata, mentre i numerosi software di condivisione o creazione percorsi presenti nel web risultano essere spesso imprecisi o troppo complessi da utilizzare.
Per venire incontro a questi bisogni è nata Wamii, una piattaforma in cui vengono raccolti una serie di percorsi fruibili in bicicletta ed articoli tecnici sul mondo del ciclismo.
Tutti i contenuti sono studiati e redatti esclusivamente dallo staff Wamii, garantendo così la qualità di tutte le informazioni a corredo come file GPS, altimetrie, descrizioni, documenti informativi, video e gallerie fotografiche.
La qualità delle tracce, i contenuti multimediali forniti in allegato ed un sistema di ricerca e categorizzazione all’avanguardia permettono di accedere ad una vetrina di percorsi da affrontare in modalità self-guided.
L’insieme di tutti questi elementi consente di pedalare in totale autonomia godendo della stessa sicurezza che si avrebbe se accompagnati da una guida ciclo turistica.

Qualità ed accessibilità dei percorsi sono capisaldi fondamentali nella filosofia di Wamii. La mission del progetto si pone come obiettivo il portare una ventata di innovazione nel mondo dei tour self-guided, così da valorizzare la bellezza di una pedalata in autonomia senza sacrificare la sicurezza garantita da un tour guidato.
Manuel Vecchiato, Co-founder at Wamii