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La “Leadership” nello sport

Spesso nel mondo dello sport (praticato o lavorativo) abusiamo della parola “leadership”. Sin da piccoli vi è l’illusione che il leader di una squadra sia la persona che segna più goal o che faccia più punti, ma è davvero così? Più si cresce praticando sport e più si impara che la figura del capitano o leader di un gruppo è qualcosa di più di una semplice macchina da goal/punti. È quella persona che guida il gruppo giorno dopo giorno al raggiungimento di un obiettivo comune, creando una team culture e affrontando le avversità che si ripropongono durante l’anno dando l’esempio per i propri compagni.

Per quanto sia uno slogan visto e rivisto lo sport è davvero una palestra di vita e di valori. Lo sport crea inconsciamente i leader del futuro.

Ma rispetto a queste lezioni che imparavamo sulla nostra pelle giocando ai nostri sport preferiti, quali possiamo applicare nella nostra carriera professionale nella Sport Industry italiana?

Un leader della sport industry deve essere:

-guidato dalla voglia costante di imparare;

-propenso ad adattarsi al cambiamento

-auto riflessivo;

-visionario;

-responsabile;

-capace di delegare e fidarsi delle persone intorno a lui;

-organizzato;

-in grado di servire da buono esempio per i propri colleghi;

-maturo nell’affrontare le avversità;

-promotore di lavoro di squadra;

-abile nel creare una cultura comune da rispettare;

Ma per il resto di questo articolo parleremo di un aspetto che ogni leader deve fare proprio ed è quello dello strategic thinking. Infatti non basta emulare i grandi sportivi del passato per diventare leader come molte biografie ci fanno credere, ma serve pensare strategicamente a quello a cui andiamo incontro e di come per arrivare alla nostra visione finale dobbiamo essere in grado di essere abituati ad incontrare delle variabili. Tra queste abbiamo il contesto in cui ci troviamo a livello sociale, economico e culturale, ma ovviamente abbiamo anche le persone con cui entriamo in contatto giornalmente.

Come nello sport praticato gli strategic leader cercano di battere la propria competizione, facendo leva sulle loro capacità di aiutare il gruppo ad essere coeso, consolidando il proprio network di partner ed alleati strategici. Ma la cosa che caratterizza questo tipo di leader è l’insaziabile vogli di raggiungere i risultati desiderati trovando il vantaggio competitivo che li rende unici.

La bellezza del nostro mondo, quello della sport industry, è che è sempre in continua evoluzione e come disse Albert Einstein: “non possiamo risolvere I problemi con lo stesso tipo di pensiero che abbiamo quando li abbiamo creati”. Quindi open mind e voglia di innovare e cambiare per i giovani sport leaders del futuro.

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